Mastoplastica additiva – Galleria
Mastoplastica dual plane: caso 1
Quando il seno è piccolo la complessità dell’intervento risiede nell’aumentare le dimensioni mantenendo naturalezza sia alla vista che al tatto. Un seno troppo duro non è un seno ben fatto in quanto denota chiaramente di essere stato “rifatto”.
Il miglior compromesso si ottiene con protesi anatomiche posizionate in dual plane (parte superiore della protesi sotto il muscolo e parte inferiore della protesi sopra il muscolo). In questo modo mascheriamo bene l’impianto e allo tempo ne sfruttiamo in massimo della volumetria.
Spesso durante la mastoplastica aggiungeremo del grasso del paziente stesso (lipostruttura del seno) al fine di migliorare ulteriormente la sensazione di naturalezza al tatto.
Scopri qui tutto quello che c’è da sapere sulla mastoplastica additiva.
Mastoplastica protesi ergonomica: caso 2
La protesi ergonomia ha una forma intermedia tra quelle rotonda e quella a forma di goccia. Questa paziente desiderava un seno più voluminoso e tondeggiante, morbido al tatto. Il risultato è di grande naturalezza e raffinatezza.
Mastoplastica additiva: caso 3
Mastoplastica additiva con posizionamento della protesi parzialmente retromuscolare. Quando il seno di partenza è medio piccolo non dobbiamo posizionare la protesi sotto la ghiandola mammaria per evitare di notare il profilo dell’impianto (vista e tatto).
La tecnica chirurgica da me utilizzate in questo è stata la dual plane (doppio piano). In questo caso abbiamo optato per una protesi dell’azienda Motiva (rinomata per le protesi ergonomiche). Altre marche utilizzate nel nostro centro sono Nagor, Mentor e Polytec.
Lo standard qualitativo di questi impianti è molto elevato e garantisce un alto grado di sicurezza e confort.
Mastoplastica additiva retroghiandolare: caso 4
Una giovane paziente con seno di partenza di dimensioni medie che ha perso forma a causa dell’allattamento. In questo caso l’intervento è consistito nell’inserimento di protesi rotonda con posizionamento retroghiandolare (interamente sopra il muscolo e sotto la ghiandola mammaria).
Questa soluzione risulta preferibile in donne che presentano una copertura cutanea e ghiandolare sufficientemente estesa e presenta tempi di recupero più brevi rispetto a un impianto retromuscolare.
Il reshaping del seno ha previsto un leggero lipofilling nella parte alta ed esterna della mammella, che ha compensato la depressione congenita del seno di questa zona di inserimento.
Mastoplastica retromuscolare: caso 5
Questa paziente ha un seno di partenza piccolo, con tessuto mammario molto sottile. In questo caso l’unica possibilità era quella di intervenire mediante tecnica chirurgica di posizionamento retromuscolare.
I risultato è stato migliorato con lipofilling della mammella per sopperire al tessuto mammario cosi sottile.
Il risultato è un seno teso e formoso, ma anche gradevole al tatto.
Mastopessi e reshaping: caso 6
La mastopessi consiste in un vero e proprio lifting della mammella. Il seno viene rialzato tirando verso l’alto i tessuti mammari, la pelle eccedente dalla parte inferiore della mammella viene rimossa e rimodellata. Contemporaneamente si rialza la posizione del capezzolo e l’areola.
L’intervento spesso (come in questo caso) viene abbinato a lipostruttura e micro fatgrafting che consente di rigenerare il tessuto mammario che recupera elasticità e giovinezza.
Mastoplastica additiva e shaping: caso 7
La scelta della protesi e la tecnica di inserimento sono cruciali quando vogliamo intervenire mediante reshaping, ossia modificare in modo sostanziale sia le dimensioni che la forma della mammella.
Questa giovane paziente ha un seno di partenza di media dimensione con una forma a piramide invertita. Desidera un seno rotondo e formoso.
L’intervento è stato realizzato con tecnica chirurgia di inserimento dual plane e protesi ergonomica quasi rotonda. La lipostruttura realizzata nel corso dell’intervento di mastoplastica ha consentito raggiungere lo shape desiderato.
Aumento del seno: caso 8
Questa mammella è geneticamente povera (ovvero poco voluminosa) nella parte esterna.
Il reshaping di questo seno ha previsto l’applicazione di una protesti realizzata su misura al fine di riequilibrare la carenza esterna di volume.
Il risultato è di grande naturalezza e bellezza.
Mastoplastica additiva: caso 9
Paziente con ottima qualità cutanea e perdita di grasso minima. Un seno geneticamente piccolo ma ben proporzionato.
In questo caso è stato sufficiente applicare una protesi ergonomica con tecnica chirurgica dual plane.
Mastoplastica e bio lifting del seno: caso 10
Il seno di questa paziente, negli anni, ha perso forma e dimensione cadendo verso il basso. L’aumento della volumetria mediante innesto retro ghiandolare (preferibile in caso copertura cutanea e ghiandolare sufficientemente estesa come in questo caso) di per se ha tiravo verso l’alto la mammella.
Il risultato in termini di lifting è stato ulteriormente migliorato mediante biolifting rigenerativo del tessuto mammario (procedura medica). In questo modo abbiamo evitato una mastopessi che avrebbe comportato maggiore invasività.
Seno a goccia: caso 11
Questa giovane paziente desidera un seno di poco più formoso, con una forma a goccia.
Tecnica chirurgica: Mastoplastica additiva con posizionamento parzialmente retromuscolare (dual plane) e protesi anatomica con grado di proiezione medio alto per slanciare la forma della mammella.
Aumento considerevole del seno: caso 12
Questa paziente desiderava un seno notevolmente più grande rispetto a quello cha aveva. Non sempre è possibile realizzare un aumento sostanziale mantenendo piena naturalezza.
La pelle di questa paziente era poco tesa, sfibrata a causa dell’allattamento. In questo caso abbiamo potuto riempirla e ingrandire il seno di diverse misure senza generare un eccessivo effetto di trazione che rende la mammella esteticamente poco elegante.
Mastopessi – Innalzamento del seno: caso 13
Ancora un caso di mastopessi, ossia innalzamento (lifting del seno). In questo intervento abbiamo mantenuto le proporzioni del seno pressocché invariate, modificandone la forma e ringiovanendo i tessuti.
La piega che il seno destro presentava nella parte bassa, proprio sotto il capezzolo, è stata trattata con inserimento di grasso e trazione della pelle e non è più presente. Il risultato è un seno proporzionato, simmetrico e più giovane.
Leggi qui come si svolge l’intervento, tempi di recupero, cicatrizzazione e protesi.
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Il Dottor Miccolis è ampiamente riconosciuto come pioniere in chirurgia plastica e ricostruttiva del viso e del seno, medicina estetica e dermatologia avanzata. La sua esperienza chirurgica combinata al suo talento garantiscono risultati di grande bellezza. La padronanza delle tecniche di chirurgia e di medicina estetica e dermatologica consentono di intervenire con procedure combinate, minimamente invasive e di straordinario effetto estetico, garantendo un look estremamente sofisticato, elegante e naturale.
Le tecnologie di ringiovanimento estetico si evolvono rapidamente. La recente applicazione nel campo estetico delle scoperte relative alla medicina dermatologica avanzata, il micro e nano-fat grafting, liposcultura, laser di ultima generazione ci permettono di ringiovanire e rimodellare le cappe cutanee ad ogni livello di profondità, intervenendo anche sulle zone più delicate e difficili, generando effetti di trazione, lifting e riempimento che fino a pochi anni fa erano assolutamente impensabili. La corretta implementazione ci permette di sostituire o migliorare enormemente il risultato della procedura chirurgica tradizionale.
RISULTATI
Le tecnologie di ringiovanimento estetico si evolvono rapidamente. La recente applicazione nel campo estetico delle scoperte relative alla medicina dermatologica avanzata, il micro e nano-fat grafting, liposcultura, laser di ultima generazione ci permettono di ringiovanire e rimodellare le cappe cutanee ad ogni livello di profondità, intervenendo anche sulle zone più delicate e difficili, generando effetti di trazione, lifting e riempimento che fino a pochi anni fa erano assolutamente impensabili. La corretta implementazione ci permette di sostituire o migliorare enormemente il risultato della procedura chirurgica tradizionale.